Studio Bürkliplatz Zürich
Zürich, 2004
Il nostro intento è di esplorare le potenzialità del luogo in relazione alle sue specificità urbanistiche; in particolare il rapporto della città con il lago e l'evoluzione storica dello stesso sono stati al centro della nostra ricerca.
Nel 1858 Gottfried Semper offre alla città la sua visione, proponendo una variante di progetto che accentua la relazione città-lago attraverso una piazza allungata sull'asse municipio-lago. Lo spazio tra gli edifici a lato del nuovo municipio - che ispireranno poi Bürki stesso nella sua pianificazione - viene prolungato verso il lago da una Promenade definita sui lati da due Baümeallée. Reinterpretiamo questa spazialità per conferire all'attuale piazza - nel frattempo ridimensionata dall'edificio dei fratelli Pfister - un orientamento verso il lago e una sua precisa definizione spaziale. I tralicci sospendono le pergole e permettono l'eventuale copertura con teli dello spazio centrale. Il ridisegno del verde in forma astratta accentua la centralità e la prominenza di questo spazio pubblico che comunque mantiene la sua natura di tassello verde nell'ambito del Grüngurtel del Quai zurighese. L'utilizzo della nuova piazza sarà caratterizzato dalla dualità tra spazio centrale orientato verso lago e dai portici-pergole laterali le cui generose luci statiche si aprono sulla Bahnhofstrasse e sulla Limat. Ci immaginiamo che questo spazio possa servire ulteriormente per il mercato ma che possa accogliere anche differenti altre manifestazioni di carattere pubblico.
In considerazione dell'importanza di questo tratto di riva zurighese, predilegiamo una connotazione meno funzionalistica e più urbanistica e geografica della piattaforma sul lago. Essa ripropone la dimensione della nuova piazza, offrendo un'ampia superficie che diventa il nuovo affaccio della città sul suo lago ed al contempo offre una panoramica sulla città stessa ed il suo contesto.
La nuova torre dei servizi e del ristorante si contrappone all'orizzontalità di piattaforma e lago creando un forte rapporto con questi elementi, con il paesaggio circostante e con la città stessa. La torre trova una sua legittimazione urbana come Kopfbrücke e soprattutto evidenzia il rapporto della città con il suo fiume. Inoltre rimanda alla presenza in passato del Kratzturm ; ultimo baluardo fino alla fine dell'Ottocento della fortificazione medievale. L'organizzazione e la flessibilità degli spazi interni della torre è facilitata dalla scelta strutturale di portare le solette con una struttura di facciata esterna.
L'espressione architettonica dell'intero nuovo impianto è volutamente astratta e ridotta a scelte strutturali per manifestare in primo luogo l'interesse urbanistico ed il rapporto con la grande scala. La struttura portante degli interventi è stata scelta seguendo il principio di ottimizzazione, caricando le aste sempre parallelamente alle fibre del legno (Holzfaser).
La scelta di assumere il legno come unico materiale di costruzione è un consapevole omaggio ad una tradizione di strutture urbane legate al lago come i bagni pubblici zurighesi. Interessante è rilevare a questo proposito che nell'Ottocento la riva in oggetto era caratterizzata proprio dalla presenza degli stessi.
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Nel 1858 Gottfried Semper offre alla città la sua visione, proponendo una variante di progetto che accentua la relazione città-lago attraverso una piazza allungata sull'asse municipio-lago. Lo spazio tra gli edifici a lato del nuovo municipio - che ispireranno poi Bürki stesso nella sua pianificazione - viene prolungato verso il lago da una Promenade definita sui lati da due Baümeallée. Reinterpretiamo questa spazialità per conferire all'attuale piazza - nel frattempo ridimensionata dall'edificio dei fratelli Pfister - un orientamento verso il lago e una sua precisa definizione spaziale. I tralicci sospendono le pergole e permettono l'eventuale copertura con teli dello spazio centrale. Il ridisegno del verde in forma astratta accentua la centralità e la prominenza di questo spazio pubblico che comunque mantiene la sua natura di tassello verde nell'ambito del Grüngurtel del Quai zurighese. L'utilizzo della nuova piazza sarà caratterizzato dalla dualità tra spazio centrale orientato verso lago e dai portici-pergole laterali le cui generose luci statiche si aprono sulla Bahnhofstrasse e sulla Limat. Ci immaginiamo che questo spazio possa servire ulteriormente per il mercato ma che possa accogliere anche differenti altre manifestazioni di carattere pubblico.
In considerazione dell'importanza di questo tratto di riva zurighese, predilegiamo una connotazione meno funzionalistica e più urbanistica e geografica della piattaforma sul lago. Essa ripropone la dimensione della nuova piazza, offrendo un'ampia superficie che diventa il nuovo affaccio della città sul suo lago ed al contempo offre una panoramica sulla città stessa ed il suo contesto.
La nuova torre dei servizi e del ristorante si contrappone all'orizzontalità di piattaforma e lago creando un forte rapporto con questi elementi, con il paesaggio circostante e con la città stessa. La torre trova una sua legittimazione urbana come Kopfbrücke e soprattutto evidenzia il rapporto della città con il suo fiume. Inoltre rimanda alla presenza in passato del Kratzturm ; ultimo baluardo fino alla fine dell'Ottocento della fortificazione medievale. L'organizzazione e la flessibilità degli spazi interni della torre è facilitata dalla scelta strutturale di portare le solette con una struttura di facciata esterna.
L'espressione architettonica dell'intero nuovo impianto è volutamente astratta e ridotta a scelte strutturali per manifestare in primo luogo l'interesse urbanistico ed il rapporto con la grande scala. La struttura portante degli interventi è stata scelta seguendo il principio di ottimizzazione, caricando le aste sempre parallelamente alle fibre del legno (Holzfaser).
La scelta di assumere il legno come unico materiale di costruzione è un consapevole omaggio ad una tradizione di strutture urbane legate al lago come i bagni pubblici zurighesi. Interessante è rilevare a questo proposito che nell'Ottocento la riva in oggetto era caratterizzata proprio dalla presenza degli stessi.