Casa anziani
Bellinzona, 2006
Il progetto riconosce l'importanza della presenza nel tessuto urbano della villa, a testimonianza della tipologia insediativa della villa urbana con giardino recintato ormai in estinzione. Consideriamo quindi prioritario il mantenimento dei muri di cinta e di un concetto di spazio-giardino.
Per permettere l'integrazione del nuovo edificio con il parco, prediligiamo un edificio orizzontale e permeabile che attraverso la plasticità dei vuoti e dei pieni offra molteplici relazioni con lo spazio esterno ed al contempo assorba al proprio interno parti di giardino consapevolmente trattati e differenziati.
La ricerca progettuale, ancora embrionale da molti punti di vista, si orienta quindi ad un concetto di "giardino costruito" che offra all'anziano spazi, atmosfere e livelli d'intimità e di socialità differenti e variegati. Strumenti per questa interpretazione saranno la trasparenza e l'opacità delle facciate, gli spazi collettivi interni ed esterni e le relazioni tra patii e giardino circostante.
L'orizzontalità dell'edificio oltre a lasciare integro il rapporto villa-contesto, conduce all'esplorazione delle relazioni dell'edificio con il suolo rispettivamente del tetto con il paesaggio. In questo ambito ipotizziamo la possibilità di relazionare gli spazi interni direttamente con il terreno circostante e di trattare il tetto come parte del giardino disegnanolo come tale e caratterizzandolo da percorsi e da un tappeto di superfici verdi differenziate.
Il rapporto con la terra ed il cielo ci appare interessante ed importante nell'ambito progettuale di una casa per anziani, poichè pone l'anziano in intima relazione con degli elementi universali e vitali che hanno da sempre condizionato - forse prima più di oggi - la sua vita quotidiana.
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Per permettere l'integrazione del nuovo edificio con il parco, prediligiamo un edificio orizzontale e permeabile che attraverso la plasticità dei vuoti e dei pieni offra molteplici relazioni con lo spazio esterno ed al contempo assorba al proprio interno parti di giardino consapevolmente trattati e differenziati.
La ricerca progettuale, ancora embrionale da molti punti di vista, si orienta quindi ad un concetto di "giardino costruito" che offra all'anziano spazi, atmosfere e livelli d'intimità e di socialità differenti e variegati. Strumenti per questa interpretazione saranno la trasparenza e l'opacità delle facciate, gli spazi collettivi interni ed esterni e le relazioni tra patii e giardino circostante.
L'orizzontalità dell'edificio oltre a lasciare integro il rapporto villa-contesto, conduce all'esplorazione delle relazioni dell'edificio con il suolo rispettivamente del tetto con il paesaggio. In questo ambito ipotizziamo la possibilità di relazionare gli spazi interni direttamente con il terreno circostante e di trattare il tetto come parte del giardino disegnanolo come tale e caratterizzandolo da percorsi e da un tappeto di superfici verdi differenziate.
Il rapporto con la terra ed il cielo ci appare interessante ed importante nell'ambito progettuale di una casa per anziani, poichè pone l'anziano in intima relazione con degli elementi universali e vitali che hanno da sempre condizionato - forse prima più di oggi - la sua vita quotidiana.