Doppia palestra - CPC
Chiasso, 2007 - 2010
La nuova struttura oltre a costituire una risposta concreta a precise esigenze scolastiche, riveste inoltre un ruolo primario dal punto di vista urbanistico e architettonico.
Essa si inserisce nel contesto del campus scolastico e culturale, tessendo varie relazioni con gli elementi peculiari del luogo. La proposta e caratterizzata dalla pianta quadrata del volume principale della sala ginnica ed da uno zoccolo parzialmente emergente. Mentre la sala non privilegia un orientamento, denotandone il carattere pubblico del contenuto, lo zoccolo reagisce alle differenti situazioni e alle divergenze topografiche.
In particolare esso presenta: una terrazza d'accesso verso il lato nord in relazione agli edifici scolastici e all'accesso dal parcheggio pubblico; una gradinata in rapporto al giardinetto a sud; una delimitazione del campo stradale e della piazza esistente a est; mentre in relazione ai contenuti pubblici del m.a.x Museo e dello Spazio Officina, si pone allo stesso livello assorbendo il tema della fontana come elemento di transizione.
Per denotare la dualita' tra lo zoccolo ed il volume di copertura della sala, quest'ultimo e staccato e sospeso da una struttura puntuale sui quattro lati. Lo stacco permette d'illuminare lo spazio interno e relazionarlo tutto attorno con i vari elementi urbani e paesaggistici.
L'entrata a mo' di galleria permette l'affaccio alla sala e il collegamento con il piano seminterrato corrispondente al piano di calpestio della palestra e degli spazi accessori.
La coibentazione delle facciate e' interna e protetta da una listonatura in legno a vista nella parte inferiore; un rivestimento acustico a pannelli in quella superiore; mentre quella del tetto e' esterna e protetta da un manto impermeabile e ghiaia. Il soffitto e' caratterizzato dalla forte presenza della struttura a cassettoni in calcestruzzo a vista.
Dal profilo energetico l’edificio risponde ai criteri dello standard Minergie.
La divisione delle sale e' risolta con un semplice tendone a discesa verticale sospeso alle travature.
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La nuova struttura oltre a costituire una risposta concreta a precise esigenze scolastiche, riveste inoltre un ruolo primario dal punto di vista urbanistico e architettonico.
Essa si inserisce nel contesto del campus scolastico e culturale, tessendo varie relazioni con gli elementi peculiari del luogo. La proposta e caratterizzata dalla pianta quadrata del volume principale della sala ginnica ed da uno zoccolo parzialmente emergente. Mentre la sala non privilegia un orientamento, denotandone il carattere pubblico del contenuto, lo zoccolo reagisce alle differenti situazioni e alle divergenze topografiche.
In particolare esso presenta: una terrazza d'accesso verso il lato nord in relazione agli edifici scolastici e all'accesso dal parcheggio pubblico; una gradinata in rapporto al giardinetto a sud; una delimitazione del campo stradale e della piazza esistente a est; mentre in relazione ai contenuti pubblici del m.a.x Museo e dello Spazio Officina, si pone allo stesso livello assorbendo il tema della fontana come elemento di transizione.
Per denotare la dualita' tra lo zoccolo ed il volume di copertura della sala, quest'ultimo e staccato e sospeso da una struttura puntuale sui quattro lati. Lo stacco permette d'illuminare lo spazio interno e relazionarlo tutto attorno con i vari elementi urbani e paesaggistici.
L'entrata a mo' di galleria permette l'affaccio alla sala e il collegamento con il piano seminterrato corrispondente al piano di calpestio della palestra e degli spazi accessori.
La coibentazione delle facciate e' interna e protetta da una listonatura in legno a vista nella parte inferiore; un rivestimento acustico a pannelli in quella superiore; mentre quella del tetto e' esterna e protetta da un manto impermeabile e ghiaia. Il soffitto e' caratterizzato dalla forte presenza della struttura a cassettoni in calcestruzzo a vista.
Dal profilo energetico l’edificio risponde ai criteri dello standard Minergie.
La divisione delle sale e' risolta con un semplice tendone a discesa verticale sospeso alle travature.
ing. Pedrazzini Guidotti sagl